II fine primario della vita dell’Annunziatina
è piacere a Dio.
Per questo, pur vivendo nel mondo e con
gli “impegni” del mondo, mette al centro
della sua giornata il rapporto di
comunione con il suo Signore
che alimenta in modo particolare in
alcuni momenti quotidiani
di incontro con Lui:
la Parola di Dio
meditata, adorata, gustata.
l’Adorazione Eucaristica,
sosta amorosa ai piedi di Gesù per
ascoltarlo, amarlo, seguirlo.
la S. Messa,
vero “sole” della giornata che tutto invade
e riscalda.
la recita del Rosario,
per fare del cuore di Maria il suo “chiostro
nel mondo”.
la Liturgia delle Ore
che rende la sua vita un canto di lode
a Dio e la unisce a tutta la Chiesa.
In risposta alle parole di Don Alberione
(“La vostra parrocchia è il mondo”)
le Annunziatine traducono tutta la loro
vita (preghiera, sofferenza,vita interiore,
buon esempio) in apostolato, non
escludendo alcuna forma di
evangelizzazione nello spirito di S. Paolo.
Per questo abbracciano tutti gli apostolati
possibili senza distinzioni con particolare
riferimento a quelli che mettono al centro
l’annuncio del Cristo all’uomo: diffusione
della Sacra Scrittura, lettura della Parola
e recita del Rosario nelle famiglie,
partecipazione alla Liturgia, Catechesi.
Si impegnano inoltre in prima linea
nell’ambito della comunicazione sociale
per conquistare a Cristo anche i più
lontani,con la parola, lo scritto, la pellicola,
ecc...
Si fanno promotrici di centri per la
diffusione della buona stampa (=librerie),
incentivano le attività di stazioni
radio-televisive a scopo apostolico.
In sintesi, trasformano tutti i mezzi
che il progresso umano offre e che l’uomo utilizza,
in strumenti di evangelizzazione e
occasioni di bene.